
Supponiamo che tutto questo sia vero. Una volta pronta la diluizione finale, vengono da questa prelevate singole gocce, che vengono quindi "spruzzate" su un "supporto" costituito da eccipienti (tipicamente palline di zucchero o di amido), cioè la classica "pillola" (o "granulo" usando un termine proprio dell'omeopatia).
I granuli/pillole vengono poi conservati nelle confezioni in cui saranno venduti, e vengono confezionati "asciutti": nelle confezioni non trovate infatti pillole o granuli umidi.
Qui viene la mia domanda: se il principio curativo di un rimedio omeopatico è costituito dalle molecole d'acqua "modificate" opportunamente attraverso diluizioni successive e succussioni, e quest'acqua viene fatta evaporare prima di mettere in commercio il granulo con questa precedentemente imbevuto, cosa c'è che dovrebbe avere potere curativo?