"Benvenuti in LifeWings!" recita l'incipit del sito
www.lifewings.org. Proseguendo nella lettura, si apprende che è il sito di un'associazione senza scopo di lucro, finalizzata (secondo quanto recita il sito), allo
sviluppo armonioso del bambino, affiancando ai programmi educativi di base anche materie come ecologia, etica dell'economia, etc. e fin qui tutto sembra procedere per il meglio.
Nel paragrafo successivo viene meglio specificato che la
crescita personale viene promossa attraverso
tecniche energetiche e spirituali, e quando qualcuno inizia a parlare di
energia in termini impropri, scatta il dubbio. Guardando meglio il sito (cliccando sull'immagine qui in alto c'è una porzione di screenshot del sito al momento in cui scrivo questo post, consiglio di farvici un giro prima o dopo aver letto questo post), c'è un bell'appuntamento:
"Vi parla una bambina indaco", 21 Maggio 2008, ore 21, Mondandori Via Marghera 28 Milano... luogo che conosco, ed infatti ci sono andato.
La
bambina indaco che parla si chiama Elizabeth Vitali, ha 27 anni ed è la fondatrice di
LifeWings, e sulla stessa homepage del sito la Vitali si definisce
Spiritual Director, titolo che mi era ignoto. Su un volantino introduttivo presente sulle poltrone, è scritto che l'associazione
LifeWings collabora con gli orfanotrofi. La mia amica Roberta Carluccio, che ringrazio, dottoressa in Scienze dell'Educazione nonché mia consulente per l'occasione, mi fa però notare che la
legge 149 del 28 marzo 2001 ha decretato per il 31 dicembre 2006 la chiusura di tutti gli orfanotrofi, disponendo il trasferimento degli ospiti in case famiglia o in famiglie che hanno chiesto l'adozione o l'affido. Sul sito invece il riferimento agli orfanotrofi non c'è.
Elizabeth Vitali si presenta dicendo che è stata una
bambina indaco. Ma cosa è un
bambino indaco? Lei stessa pone la domanda e dà una risposta (qualcosa è scritto sul sito): a suo dire i
bambini indaco sono bambini che:
- hanno un'aura di colore indaco
- hanno poca energia nel chakra che si trova grossomodo tra le gambe, quindi la loro energia sale verso l'alto
Per questi motivi:
- hanno poca voglia di mangiare
- sono eclettici, ma poco completi, non si specializzano
- hanno molta fretta
- hanno difficoltà nel vestirsi
- si ammalano spesso
Qualcosa non vi quadra? Neanche a me, specie nel nesso causa-effetto. Per chi fosse a digiuno dei termini usati, l'
aura è (a detta della Vitali) il
campo elettromagnetico che ci circonda (ma che nessuno strumento di misura è in grado di rilevare). I
chakra sono, secondo la terminologia
New Age, i
punti energetici del nostro corpo, che sono sette (sì, come
Ken Shiro,
l'uomo dalle sette stelle, come si faceva chiamare anche
suo fratello Jagger).
Esaminando quindi la frase
"hanno un'aura di colore indaco" se ne deduce che questo significa che emetterebbero delle radiazioni visibili di colore indaco, ma non mi risultano esistere esseri umani in grado di emettere luce propria. I chakra e le loro collocazioni, parimenti, non hanno alcun riscontro medico, così come la loro presunta
energia di tipo non meglio specificato.
In sostanza, la Vitali ha detto che a
causa dei "motivi" citati alcuni bambini presentano le caratteristiche elencate. Ma soprattutto svela qual'è la maggiore conseguenza di avere poca energia nel chakra "basso" (testuali parole
"poca energia nei primissimi livelli")...
...per questo tali bambini hanno
ansia di quello che succederà dopo.Per rimediare a questo problema, dice la Vitali, nel suo istituto
LifeWings si mostra al bambino una sequenza di disegni in cui viene rappresentata l'azione che si farà: ci si vestirà, si andrà a scuola, si pranzerà, si tornerà a casa e si andrà a dormire.
La dott.ssa Carluccio (la mia consulente) mi dice che questi sintomi (l'ansia del dopo), più che indicare un
bambino indaco, indicano assieme a tutta una lunga serie di altre sintomatologie (quindi non da soli), il disturbo chiamato
ADHD, spesso indicato come
iperattività, e che il mostrare al bambino delle illustrazioni su cosa si farà durante la giornata fa parte di un normalissimo ciclo di
psicoterapia, disciplina ben nota e studiata.
Piccolo inciso: Elizabeth Vitali non si è presentata come né come psicologa, né come psichiatra, né genericamente come dottoressa. Questo particolare si rivelerà utile più avanti.
La conferenza prosegue sulle caratteristiche dei
bambini indaco e sui motivi per cui si comportano in modo sfuggevole e difficile da gestire:
- Sentono di dover insegnare qualcosa ai loro genitori
- Sentono di non appartenere a questa Terra
- Sono sicuri del messaggio che portano
- Hanno il terzo occhio sviluppato. Cosa è il terzo occhio? È la ghiandola pineale. Seguite il link per leggere cosa è in realtà la ghiandola pineale. Secondo la Vitali invece, col terzo occhio si vede l'aura, il campo elettromagnetico che circonda il nostro corpo, ma che nessuno strumento, chissa perché, è in grado di misurare.
Ma soprattutto viene fuori che...
Se il bambino indaco non viene ascoltato, ecco che diventerà un bullo e probabilmente un delinquente.
Se l'argomento non fosse così delicato come la vita dei bambini, sarebbe facile ironizzare: sembra la storia di
Anakin Skywalker, da Jedi a Sith. In questo modo ha risolto in modo estremamente veloce il problema del bullismo: i bulli sarebbero in realtà
bambini indaco che non sono stati ascoltati, quindi per questi bambini bisogna applicare le
tecniche energetiche e spirituali.
Ma veniamo alla parte forse più curiosa: il modo in cui Elizabeth Vitali è venuta a sapere di essere una
bambina indaco:
All'età di nove anni, una febbre di 41°C l'ha costretta a letto per due settimane, in cui non aveva voglia di mangiare e di bere, chiusa nella sua stanza. I suoi parenti avevano anche paura di contrarre un'infezione. Lei, nel delirio della malattia, parlava da sola, e ad un certo punto di queste due settimane (che definisce le più belle della sua vita) ha visto come una luce invadere la stanza, e sono comparse delle figure luminose che le hanno detto
"sta lì" (nel senso di continuare a vivere). La nonna e le sue amiche, dopo che la malattia le era passata, si soffermavano ore con lei a parlare di questo.
Ora si ricorda di questo episodio, e vede la luce, tutte le volte che la sfiora il pensiero di "andarsene" (ha usato questa parola per indicare il suicidio). Dice che questo pensiero l'ha sfiorata spesso perché è dura vivere sapendo di dover educare i propri genitori L'uditorio, ascoltato ciò, si è commosso ed è esploso in un applauso.
Ma ora esaminiamo bene quello che ha raccontato: con la febbre a 41°C ha avuto dei deliri, ma non capisco cosa altro possa succedere ad un individuo che ha 41°C di febbre. È capitato anche a me e assicuro che in quello stato il cervello, eufemisticamente, non funziona come farebbe normalmente. In altre parole: le visioni le ho avute anch'io, ma so che erano dovute alla febbre altissima.
In seguito a queste visioni parlava da sola, e delle figure luminose le hanno detto
"sta lì", ma di cosa parlasse da sola non l'ha detto. Certo ce ne sarebbe stato da parlare, dato che sua nonna e le sue amiche stavano poi ore ad ascoltarla. Capiamo anche che è una persona che pensa spesso al suicidio.
Facendo un balzo in avanti nella sua storia: nel 2000, a 20 anni, incontra per un guaritore italo-canadese, di nome David Jill, che senza conoscerla le mostra una foto di una persona dicendole "tu vedi questa persona da quando sei bambina", lei si meraviglia perché sì, lei ha spesso la visione di quella persona.
Lui le spiega che quella persona non è reale, ma è la rappresentazione che lei dà all'
energia cristallina, che viene dal centro della Terra, ed ognuno di noi ne dà una rappresentazione diversa. Un attimo... se ognuno ha una rappresentazione diversa, è semplicemente impossibile che lui abbia addirittura una foto della visione della Vitali. Ma tralasciamo questo particolare.
Alla fine del suo discorso, partono le domande, ed è qui che avviene l'episodio più inquietante:
Un padre dice di riconoscere sua figlia di 5 anni nelle caratteristiche citate (fretta, difficoltà nel vestirsi). Sua figlia si ammala spesso, i medici hanno suggerito un'operazione alle tonsille, ma quando stanno per andare in ospedale, a lei sale la febbre (noto a questo punto che la normale paura di un bambino può causare questa reazione).
Questo signore chiede quindi lumi a Elizabeth Vitali, che non si presenta con alcuna qualifica medica, domandandole se è il caso di
non operare, e... udite udite... la Vitali si
permette di dare consigli
medici dicendogli sì, hai ragione, non operare... rivolgiti invece a qualche naturopata...
Evidentemente riesce nell'intento, perché il padre appare davvero convinto di quel consiglio, pur ammettendo di conoscere
la notizia della ragazzina morta per aver interrotto l'insulina a favore di rimedi alternativi.
Questo è ciò che fa veramente paura: c'è gente che affida la salute, fisica e mentale, dei propri figli a gente senza alcuna competenza medica, aspiranti suicidi, che vedono stanze inondate di luce e apparizioni di persone che non esistono, convinta che sia
energia cristallina della Terra.
A quando il ritorno ai salassi e alle sanguisughe?