24 gennaio 2016

Antiscienza: la nuova peste

Tutti (o quasi) conosciamo i Promessi sposi, l'opera di Alessandro Manzoni ambientata in un periodo storico attraversato da una delle periodiche epidemia di peste bubbonica.

Al giorno d'oggi le epidemie sono di altro tipo, non solo di tipo biologico ma anche di tipo culturale: una sempre più dilagante ondata di sfiducia nel metodo scientifico sta inquinando lentamente e senza un apparente motivo il mondo civilizzato, che ha raggiunto innumerevoli conquiste proprio grazie a tale metodo.

È utile ricordare che il metodo scientifico non è una fede, bensì un approccio alla realtà basato sull'osservazione, formulazione di ipotesi, creazione di modelli e verifica che questi ultimi siano coerenti con le successive osservazioni. La possibilità di fare errori è alla sua base: non pretende di spiegare tutto, ma è la migliore approssimazione che abbiamo per capire la realtà.

Facciamo un esempio molto pratico: uno dei grossi problemi della civiltà industrializzata è l'aumento incontrollato dei gas serra, in particolare dell'anidride carbonica. Ci sono centinaia di evidenze che l'emissione dei gas serra causa l'aumento della temperatura globale. L'intera comunità scientifica ha raggiunto un innegabile consenso sull'argomento e se qualcuno non è d'accordo deve portare prove schiaccianti per sostenerlo, più schiaccianti di quelle che al momento confermano il legame gas serra - riscaldamento globale.

Nonostante queste evidenze, ho avuto il dispiacere di leggere su un testo di Fisica Tecnica, quindi un testo universitario su cui si formano futuri ingegneri, la nostra futura classe dirigente, questi passaggi che parlerebbero di termodinamica (sottolineati in magenta):
Precisamente si tratta di: "La fisica tecnica e il rasoio di Ockham" di Manfredo Guilizzoni, Maggioli Editore (collana Politecnica) ISBN 978-8838744778 (pagina 203).

Nella comunità scientifica non c'è alcun dibattito, né tantomeno vivace, sul nesso causale tra aumento di CO₂ e aumento della temperatura media dell'atmosfera terrestre. Succede quindi che in una facoltà tecnica, che dovrebbe quindi fondarsi su solide basi scientifiche ci si ritrova davanti a falsi dilemmi, falsi dubbi in nome di un non sensato "polically correct", come se la scienza andasse avanti per votazioni. La scienza non è democratica, si basa solo ed esclusivamente su dati, osservazioni e validazione di modelli. Se un modello funziona, allora viene adottato, indipendentemente se questo piace o no a qualcuno o anche a tutti. Nessuno metterebbe mai in dubbio che l'alcol etilico è un combustibile.
Perché quindi spargere inutili dubbi e produrre una generazione di ignoranti, che andranno poi a costituire la nuova generazione che andrà a governare?

Riferimenti


13 luglio 2014

Esperimenti comportamentali secondo il Cittadino Paolo Bernini

(vignetta di Agnese Collino)


28 giugno 2014 ore 15, largo sant’Agostino, Modena. Un folto gruppo di sedicenti animalisti urla slogan e parole sconnesse, sono rivolte verso i ricercatori dell’Università di Modena rei, secondo costoro, di maltrattare 15 macachi sottoposti a “crudeli sevizie”. Vorrebbero riferirsi alla sperimentazione animale.

Mostrano striscioni e cartelli con immagini che con la sperimentazione animale nulla hanno a che vedere: sono fotogrammi di film, fotografie presso studi veterinari e canili, spesso scattate all’estero. Tutte spacciate per torture perpetrate dai sadici ricercatori a danno di poveri animali.

Stesso giorno, stessa ora ma cambiamo scena. Siamo dentro l’Università di Modena presso lo stabulario dove si trovano i 15 macachi. Un gruppo di volontari di Pro-Test Italia è presente per presidiare fisicamente il luogo, per testimoniare in caso di irruzione degli animalisti (ricordando il triste caso di Milano di poco più di anno fa) e per intervistare chi con gli animali ci lavora, li conosce e quindi sa di cosa si parla.

E di cosa si parla, nella realtà? Si parla di esperimenti comportamentali, che prevedono lo studio del comportamento dei macachi (e il funzionamento del loro cervello) in presenza di stimoli come il dover premere un bottone per poter azionare una serie di luci e quindi ricevere una ricompensa. Si chiama metodo skinneriano.

Perché c’è tutta quella gente in piazza a manifestare? Molti sono lì perché sono stati ingannati. Qualche giorno prima infatti il Cittadino Paolo Bernini, deputato del Movimento 5 Stelle, si era recato nello stabulario assieme a Piercarlo Paderno, attivista di Animal Amnesty, per una “ispezione a sorpresa” in cui hanno posto domande ai ricercatori che hanno risposto esaurientemente a tutte le domande, seduti comodamente in una sala dell’Istituto. Bernini e Paderno hanno quindi chiesto di vedere gli animali. Non erano autorizzati a effettuare riprese ma lo hanno fatto lo stesso, hanno “rubato” immagini qua e là e poi son tornati a casa.

Quindi sono state prese queste immagini sparse, associate (fuori da contesto) alle voci dei ricercatori, le cui frasi sono state spezzettate, copiate e incollate in modo da farle sembrare quasi prive o stravolte di significato, sono state aggiunte immagini scaricate da Internet di animali malati che nulla hanno a che fare con lo stabulario, et voilà. Ecco il risultato di questa manipolazione:


Il filmato così artefatto è stato messo in Rete, in molti ci hanno creduto e son venuti fuori articoli fuorivianti come questo:


Ecco perché la piazza è piena di gente che urla e sbraita. Per un video manipolato ad arte. Ed ecco perché i volontari di Pro-Test Italia sono lì: per dare testimonianza di cosa succede per davvero nell’Istituto e per “rimettere in ordine” le parole dei ricercatori, fraudolentemente scombinate dal montaggio di Animal Amnesty.

Il giorno dopo e a seguire infatti vengono pubblicati un articolo e un video che spiegano la realtà dei fatti dello stabulario di Modena:



In due giorni il video raggiunge oltre 2000 visite, e tra queste c’è evidentemente anche quella del Cittadino Paolo Bernini, che reagisce in modo alquanto strano con un post sulla sua pagina Facebook:

Cosa dice il Bernini in questo post? Essenzialmente due cose:
  1. Per dimostrare le sue ragioni (e cioè che gli animali sono sottoposti a torture in assenza di anestesia) e facendo un autogol clamoroso, fa un copia-incolla del protocollo della sperimentazione in atto a Modena, che conferma… la presenza di anestesia sotto chirurgia e di analgesici nella fase post-operatoria. Clicca qui per la fonte originaria.
  2. Per dimostrare che il modello animale nella sperimentazione è sempre inutile e sempre sostituibile con metodi alternativi, posta questo video:

    …in cui due esperti in metodi alternativi, Thomas Hartung e Costanza Rovida, mostrano come la ricerca è in stadio avanzato nel poter sostituire con metodi alternativi i test relativi alla tossicologia.
Nella tossicologia lo scopo è cercare possibili reazioni avverse di determinate molecole o composti su determinati tessuti. Tramite l’uso di tecnologie avanzate come l’uso delle cellule staminali (no, Stamina non c’entra un fico secco) si riescono a riprodurre tessuti umani e quindi a testare in vitro le sostanze oggetto della ricerca.

Qualcosa non vi torna... di cosa tratta la ricerca con i macachi? Esperimenti comportamentali. Avete mai visto una piastra di Petri o un vetrino da laboratorio eseguire compiti come tirare una leva o premere un bottone? Cosa c'entrano gli esperimenti comportamentali con i macachi con la tossicologia?


Ciò non è sfuggito ovviamente a chi segue la sua pagina e anche i suoi “fan” hanno commentato il suo post facendogli notare sia l’autogol relativo alla questione “anestesia durante la chirurgia” che quello relativo al tipo di sperimentazione (comportamentale e non tossicologica).

La sua reazione è stata cancellare i commenti critici e bannare i relativi autori. E lui è quello del Movimento 5 Stelle, quello di “uno vale uno”, quello della “democrazia diretta”.


30 ottobre 2011

Domanda per omeopati

Come sa bene chi conosce davvero l'omeopatia, le diluizioni finali con cui vengono peparati i rimedi omepatici non contengono alcuna molecola di principo attivo. I sostenitori dell'omeopatia sostengono infatti che l'effetto benefico sia dato dalle molecole stesse dell'acqua, che conservano memoria del principio attivo un tempo disciolto in esse (molti fanno una similitudine con l'alfabeto braille, inciso sul supporto ma non scritto con l'inchiostro).

Supponiamo che tutto questo sia vero. Una volta pronta la diluizione finale, vengono da questa prelevate singole gocce, che vengono quindi "spruzzate" su un "supporto" costituito da eccipienti (tipicamente palline di zucchero o di amido), cioè la classica "pillola" (o "granulo" usando un termine proprio dell'omeopatia).

I granuli/pillole vengono poi conservati nelle confezioni in cui saranno venduti, e vengono confezionati "asciutti": nelle confezioni non trovate infatti pillole o granuli umidi.

Qui viene la mia domanda: se il principio curativo di un rimedio omeopatico è costituito dalle molecole d'acqua "modificate" opportunamente attraverso diluizioni successive e succussioni, e quest'acqua viene fatta evaporare prima di mettere in commercio il granulo con questa precedentemente imbevuto, cosa c'è che dovrebbe avere potere curativo?

25 maggio 2010

L'indiano che campa di luce del sole

Articolo di Sanal Edamaruku, presidente della Indian Rationalist Association.
Pubblicato su The Guardian il 18 maggio 2010.
Traduzione di Francesco Sblendorio e Giovanna Caputo.


Le affermazioni di Prahlad Jani sul fatto che sia sopravvissuto senza acqua o cibo per anni vengono sostenute da chi dovrebbe saperne di più.
L'anziano uomo vestito di porpora e con un anello al naso tenta di dirci che non ha mangiato o bevuto nulla da quando la dea Ambaji ha toccato la sua lingua col suo dito. Ciò deve essere accaduto attorno al periodo dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Dal momento che ci sono poche cose ben stabilite come la legge biologica secondo cui nessun essere umano (e nessun animale) può sopravvivere senza la regolare assunzione di cibo e acqua, può essere sensato avvicinarsi alle sue affermazioni con un certo grado di scetticismo. Di solito non è molto difficile smascherare questo tipo di personaggi; l'ho fatto diverse volte. Ma Prahlad Jani ha qualche protettore influente.

Il dottor Sudhir Shah, neurologo e a capo dell'ospedale Ahmedabad's Sterling, ha spinto la sciocca storia di Prahlad Jani sotto le luci dei riflettori. In un sensazionale progetto di ricerca “scientifica”, lui e il suo team hanno sottoposto Prahlad Jani a osservazioni ed esami medici dal 22 aprile al 6 maggio [2010]. Tale progetto è finanziato e supervisionato dall'Indian Defence Institute of Phisiology and Allied Sciences (DIPAS), un'ala dell'organizzazione di ricerca e sviluppo della difesa. La persona che rappresenta pubblicamente lo studio è il direttore del DIPAS, Govindasamy Ilavazhagan, che sembra condividere l'entusiasmo di Shah per il caso. È stato riferito che i due signori congiuntamente hanno confermato che Jani non ha mangiato una sola briciola e – cosa ben più importante – non ha bevuto una singola goccia d'acqua durante i suoi 15 giorni in cui è stato tenuto sotto osservazione – il che sembra totalmente impossibile.
Possono degli scienziati essere tanto creduloni da riconoscere le dichiarazioni di un uomo che afferma di ribaltare le leggi fondamentali della biologia? Hanno chiuso gli occhi (e anche la videocamera non-stop) quando Jani ha alleviato la propria arsura? Non c'è alcun dubbio sul fatto che la “sorveglianza totale” avesse delle falle e che il “grande test scientifico” fosse una farsa.

Mentre il test aveva luogo, ho smascherato alcune di queste scappatoie in un'intervista in diretta su India TV: un videoclip ufficiale mostrava che Jani qualche volta si spostava fuori dal campo di ripresa della videocamera; gli era permesso ricevere devoti e poteva persino lasciare la stanza sigillata del test per prendere il sole; i suoi periodici gargarismi e lavaggi non sono stati sottoposti a sufficienti controlli, e così via. Ho richiesto la possibilità di controllare il protocollo del test con un team indipendente di razionalisti esperti. Non c'è stata alcuna reazione immediata da parte di Ahmadabad. Ma sono stato invitato a partecipare al test il giorno successivo, da una improvvisa chiamata da parte dell'ospedale Sterling in diretta TV.

Di prima mattina, pronti per il volo verso Gujarat, fummo informati che avremmo dovuto attendere il permesso del principale responsabile del progetto. Inutile dire che questo permesso arrivò mai.

Allo stesso modo, non avemmo la possibilità di assistere al primo test su Jani fatto da Shah nel novembre del 2003 (ancora una volta, finanziato dal DIPAS). Shah ha un lungo curriculum sulla conduzione di questo tipo di studi, che fino a questo momento non sono mai stati discussi in alcuna pubblicazione scientifica. Tali studi semplicemente cercano di provare la sua strana teoria sulla luce del sole: gli essere umani possono smettere di mangiare e bere e passare ad “altre fonti di energia, fra cui la luce del sole”. Prahlad Jani non è il primo “santone-immagine” di Shah. Nel 2000/2001 Shah testò un certo Hira Manek per più di un anno e confermò le sue affermazioni secondo cui si cibava solo di luce del sole (e ogni tanto di un po' d'acqua). L'idea che la ricerca di Shah fosse sotto osservazione della NASA e dell'Università della Pennsylvania è stata ufficialmente negata da entrambe le parti tirate arbitrariamente in gioco.

Shah ha una profonda fede giainista. Come presidente della Federazione Indiana dei Medici Giainisti (JDF) propone questo modo di condurre le ricerche: la scienza medica ancora imperfetta deve essere portata in linea con la “super scienza” giainista come rivelato dall'onnisciente Lord Mahavir. Possiamo solamente chiederci se i suoi occhi da ricercatore siano a volte appannati dallo zelo religioso. Cosa interessante, molti componenti del suo team sono giainisti e il suo collega che l'ha affiancato nel test con Manek è stato anche lui un ex-presidente della JDF.
Shah ha inoltre suggerito che questo fenomeno potrebbe avere potenziali “usi militari”. E – che vergogna! – il ministero della difesa indiano ha abboccato. Potranno mai essere così ingenui da pensare di applicare all'esercito una dieta a base di sole?

Staremo a vedere.

Sanal Edamaruku


A questo link la trasmissione su India TV: http://www.youtube.com/watch?v=G9On0X3nBaY


Aggiornamento (non legato all'articolo)

Nel video seguente James Randi dice la sua su Prahlad Jani il 16 maggio 2010:

15 aprile 2010

A Rebus la Sindone di Garlaschelli

In occasione dell'ostensione della Sindone di Torino, lunedì 12 aprile è andata in onda la seconda puntata della nuova serie di "Rebus", trasmissione di Maurizio Decollanz, dedicata alla presunta reliquia.

Ospiti in studio lo scrittore Michele Allegri e il prof. Luigi Garlaschelli dell'Università di Pavia, nonché socio effettivo del CICAP. I due ospiti hanno rappresentato il punto di vista razionale e basato sui fatti: sono stati invitati da Decollanz anche diversi sindonologi (coloro che affermano di saper dimostrare scientificamente l'autenticità della Sindone), ma nessuno di loro ha accettato il confronto. Il punto di vista credente è quindi stato esplicato da alcuni filmati (le cui affermazioni sono state in seguito discusse in studio).
Di rilievo è stato l'intervento di Garlaschelli in cui ha illustrato il suo lavoro: ha riprodotto un artefatto del tutto simile alla Sindone, e che presenta i tratti che gli autenticisti dichiaravano "non riproducibili". Il lavoro, finanziato dal CICAP e dall'UAAR, è stato svolto usando strumenti e tecniche disponibili in epoca medioevale (il test al radiocabonio ha datato infatti la Sindone negli anni attorno al 1300 d.C.).

Ecco raffigurate a sinistra la copia di Garlaschelli, e destra la Sindone conservata a Torino ed esposta in questi giorni (cliccate per ingrandire):


Da segnalare l'apparente cambio di rotta di Maurizio Decollanz che, dopo aver acriticamente presentato nella precedente edizione le bufale più assurde in chiave possibilista (com'è successo nella puntata sulle scie chimiche in cui è stato dato ampio spazio a ospiti senza alcuna competenza in materia aeronautica e/o meteo), si è rivolto a chi lavora basandosi sui fatti e sull'osservazione.

L'intera puntata è disponibile su youtube, ecco i quattro spezzoni che la compongono:







29 marzo 2010

Il Vaticano come i maya: la Nuova fine del mondo

Il 2012 si avvicina inesorabilmente, e mentre sedicenti studiosi Maya trasformano catastrofi in cambiamenti epocali e nuove ere cosmiche c'è che chi fa di meglio e già anticipa quanto succede di solito, cioè il posticipo della fine.

No, non si tratta degli stessi studiosi di cui prima: loro sono ancora ben ancorati al 2012 (sebbene i maya non abbiano mai parlato di fine del mondo), e allo scattare della mezzanotte del 21 dicembre del fatale anno sono quasi certo che avranno il loro orgasmo/vibrazione provocato dall'arrivo dell'era dell'acquario.

Chi ha già cautamente pensato al posticipo della fine-del-mondo-inizio-di-una-nuova-era questa volta viene dal Vaticano: si tratta della "studiosa e ricercarice vaticana" Sabrina Sforza Galitzia, che potete ascoltare in questa intervista rilasciata sulla rete televisiva nazionale, precisamente ai giornalisti del TG1:



Riprendo alcuni passi notevoli tratti direttamente dalla sua dichiarazione:

(La fine del mondo per Leonardo significa) cataclismi, terremoti, diluvi che avverranno di là a venire, in una data lontana, prevede Leonardo.

1 novembre 4006
, commenta la giornalista. Infatti Sabrina Sforza Galitzia dice:

È un orologio calendario come se fosse un cronometro, che inizia con il giorno in cui avvenne effettivamente la cena, cioè il 21 marzo anno 33 e percorre fino al 4006.

[...]
Indica per lui la fine del mondo, ma in realtà è la fine di un ciclo astronomico, bisogna studiare le profezie di Leonardo da Vinci, ne ha scritte diverse, e in più bisogna capire il lavoro matematico di Leonardo, perché lui usa la scienza come un veicolo per arrivare a questo messaggio criptato nell'immagine.


Alla domanda della giornalista "Perché Leonardo comunicava in codice?" la studiosa risponde:

È un suo stile, per non essere ovvio e per non essere profeta in patria.

A suo dire quindi, tale data sarebbe espressa da Leonardo tramite un codice matematico espresso nell'ultima cena. Leonardo si esprime in codice per "avere stile", per fare figo insomma. La studiosa capisce che un orologio rappresentato nell'opera di Leonardo non è un orologio, ma un calendario, e di qui segue il resto.

A parte cosa sia in tale contesto un "ciclo astronomico", un altro dubbio che mi sovviene è che, se fosse vero, Leonardo non sapeva che nel 1753 ci sarebbe stata la riforma gregoriana del calendario, che portò un "salto in avanti" di 10 giorni nella datazione, salto che ogni entità nazionale distribuì a modo suo, nel presente, nel passato o anche nel futuro (nei casi in cui la riforma entrò in vigore più tardi, per esempio nella Russia rivoluzionaria).

Approfondendo questa vicenda, si trova questo articolo datato 14 marzo 2010 su Repubblica.it:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/03/14/la-profezia-di-leonardo.html
(salvata qui)

L'articolo contiene ulteriori informazioni circa il libro della Sforza Galitzia, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana. In particolare si apprende che la sua fonte di ispirazione non è il Cenacolo originale esposto a Milano bensì un arazzo "gemello" conservato ai Musei Vaticani.

C'è un approfondimento su cosa consista il codice segreto, discorso criptico accessibile solo a chi padroneggia il linguaggio matematico-astronomico in cui è scritto il messaggio relativo al 4006. Eccolo:

Il prezioso manufatto nasconde nei suoi intrecci un mappamondo - che si desume dalle pieghe della tovaglia rappresentanti latitudinee longitudine celestee terrestre - e linee orarie che formano il reticolato prospettico della scena: il meccanismo del cifrario dove ventiquattro ore si sostituiscono a ventiquattro lettere dell'alfabeto.

Le cose e i concetti hanno un nome, e in questo caso il nome non è matematica, bensì numerologia. La numerologia è una pseudoscienza, non ha fondamenti logici e consiste nel "violentare" arbitrariamente sequenze di cifre e lettere, sommandole, moltiplicandole e storipiandole a piacimento fino a ottenere quanto ci piace.

(Qui c'è un interessante esempio pratico di come si possano ottenere presunti significati da qualunque insieme di numeri: http://www.cicap.org/piemonte/numeri/)

La studiosa ha arbitrariamente interpretato una sfera come un mappamondo, le linee tracciatevi come linee orarie (ma i fusi orari furono ideati solo nel 1859 ad opera di Quirico Filopanti: qui c'è un'ottima sintesi), ha quindi sostituito altrettanto arbitariamente le 24 ore con le 24 lettere dell'alfabeto latino.

Non finisce qui. La Sforza Galitzia individua una particolare ricorrenza del numero 8:

Il numero 8, ad esempio, è fatidico: appare ovunque, nelle striature delle otto colonne, nel bordo della tunica di Cristo, intrecciato come elemento decorativo nella bordura dell'arazzo... Nello stemma di Francia è rappresentato coricato, come il simbolo dell'infinito [...] Ed è anche simbolo di Cristo, incarnazione dell'infinito e nodo di congiunzione fra il divino e l'umano.

Da notare l'ennesimo anacronismo nel riferimento al simbolo di infinito: il simbolo ∞ è stato introdotto solo nel XVII secolo. Anche questa presunta lettura "matematica" si rivela solo numerologia, interpretazione arbitraria di cifre e simboli.

Da queste interpretazioni numerologiche l'articolo cita queste conclusioni della studiosa del Vaticano:

[...] Dunque, un codice per iniziati che serve a trasmettere messaggi. Tra questi - sostiene la Sforza Galitzia - Leonardo avrebbe celato una profezia. Una data precisa: il 21 marzo dell'anno 4006 avrà inizio un cambiamento completo nell'ordine delle cose, che si concluderà il primo novembre. Forse la fine del mondo, ma anche l'inizio di una nuova era per l'umanità.

Ecco infine le ragioni per cui Leonardo scriveva in codice:

Tutti se lo contendevano. E lui nascondeva in cifra il messaggio per non essere attaccato, non desiderava essere profeta nella sua patria. Voleva essere capito da chi avrebbe usato la stessa fatica per arrivare alle sue conclusioni, perché faticoso è il cammino che porta alla vera conoscenza

Concludo il post con un gioco stile "la Settimana Enigmistica" e vi invito a trovare le differenze (a parte l'anno che dal 2012 passa al 4006) tra le dichiarazioni della studiosa del Vaticano e questo video con Giacobbo (dal minuto 0:47):

14 febbraio 2010

Ufo, pace, amore e fantasia

L'ufologia (che nulla ha a che vedere con la vera ricerca di forme di vita extraterrestre) è al giorno d'oggi l'ultima frontiera del misticismo di chi cerca altrove un senso alla propria esistenza.

Tali ufologi hanno solitamente un modo di fare molto new age, predicando pace e amore e fratellanza universale, luce e illuminazione dell'anima, crescita dello spirito e sentire superiore e così via dicendo.

Cosa succede però quando una voce critica mette a nudo i falsi e quindi la malafede di chi fabbrica prove per presentarle in giro come testimonianze dell'esistenza di tali UFO?

Antonio Urzi di Cinisello Balsamo è uno dei più conosciuti "contattisti", nonché produttore di decine di video su Youtube dove presenta cose del tipo bottoncini appesi a un filo, sacchetti di plastica e palloncini svolazzanti come fossero UFO che passano sopra il suo terrazzino per salutarlo. Il blogger ilpeyote ha messo a nudo tutto questo, e l'ufologo tutto pace-e-amore-universali mette questo commento sul canale Youtube de ilpeyote (conosciuto anche con nick "CanarinoMannar0"):

Dice: "Tre settimane circa, e so dove abiti". Tecnicamente si chiama minaccia e potete trovarla sul canale Youtube de ilpeyote. Per evitare che la cosa passi inosservata per una eventuale cancellazione da parte di Urzi di quel commento, qualcuno ha fatto il freeze della pagina e me l'ha inviato via mail, eccolo:

http://www.freezepage.com/1266111879GIOTBQHGKV

Che dire Urzi... Pace, amore e fratellanza anche a te. Se succede qualcosa a ilpeyote verremo a chiedertene conto.

31 gennaio 2010

Ufo, ignoranza o malafede?

Ricevo una segnalazione da un amico il quale, oltre a pensare che non siamo soli nell'universo (cosa abbastanza probabile date le sue dimensioni), crede che esseri viventi non-terrestri siano vicini a noi: non su pianeti di stelle vicine, ma proprio vicini alla Terra, per esempio vicino la Luna, vicino al Sole o persino in prossimità della Terra stessa.

La segnalazione che mi viene fatta proviene da un sito che si occupa di ufologia "da bar", cioè segnidalcielo.it e precisamente questo articolo di Massimo Fratini. Si presenta questa immagine affermando che quei puntini che si vedono esternamente sono enormi oggetti non identificati, grandi quanto la Terra, fotografati dalle sonde STEREO e SOHO vicino al Sole (cliccate sull'immagine per ingrandirla, si riferisce ai puntini verdi ai bordi dell'atmosfera del Sole):

Perché proprio UFO? Semplicemente perché chi ha scritto non ha competenze in astronomia. E cosa si fa quando si ha a che fare con un fenomeno che stupisce ma che non si conosce? Semplice: si va dagli esperti, a coloro che per lavoro e/o per passione si occupano dell'argomento, in questo caso si va dagli astronomi e dagli astrofili, oltre che a leggere quanto c'è scritto nella fonte originaria della fotografia.

In questo caso la fonte dell'immagine è nientemeno che la NASA, e per l'autore dell'articolo è sufficiente sapere che quella foto provenga direttamente dalla NASA per farci le sue elucubrazioni sopra, senza sapere effettivamente cosa è quella foto. Innanzitutto cerchiamo di capire da dove viene, da quale pagina della NASA è stata tratta: è questa pagina, relativa alla sonda detta "STEREO", acronimo di Solar TErrestrial RElations Observatory.

Potete osservare in particolare la sezione della pagina chiamata "Latest EUVI Images": presenta delle immagini simili a quella presentata da Fratini, e il motivo è semplice: sono appunto le ultime immagini trasmesse, e quella presentata su segnidalcielo risale al 21 gennaio. Tuttavia si notano simili formazioni anche nelle foto aggiornate.

Innanzitutto con un po' di buona volontà, spulciando il sito della sonda STEREO si trova questa pagina, che si chiama Image Artifacts, e che spiega chiaramente:
Not everything visible in STEREO images is related to the Sun or the solar atmosphere. Some features are caused by the telescope optics, the cameras used to capture the images, or how the STEREO spacecraft are operated. These features can be quite confusing, and require some explanation. Below we outline some of the common non-solar features which appear in the images.
Traduco
Non tutto ciò che si vede nelle immagini di STEREO riguarda il Sole o l'atmosfera solare. Alcuni particolari sono causati dalle ottiche del telescopio, dalle camere utilizzate per catturare le immagini, o dal funzionamento del veicolo spaziale della sonda STEREO. Questi particolari possono portare a equivoci, sono quindi necessarie delle spiegazioni. Qui c'è un elenco di alcuni particolari "non-solari" che compaiono nelle immagini.

In altre parole: in quelle immagini ci sono artefatti, cioè particolari dell'immagine non facenti parte del soggetto ma indotti dal modo in cui viene fatta la fotografia. Segue poi un elenco di casistiche. La più interessante è quella indicata come "beacon data":
STEREO has two separate telemetry streams coming down from each spacecraft, the space weather beacon telemetry, and the science recorder playback telemetry. The beacon telemetry contains the most recent data and images, and is transmitted 24 hours per day. A volunteer network of antenna stations around the world collect as much as possible of this real-time data stream, and send it to the STEREO Science Center for processing. However, because the beacon telemetry rate is very low, the images need to be compressed by large factors, and are thus of much lower quality than the actual science data.

The science data collected by the STEREO spacecraft are written to the on-board recorder, which is then read out and transmitted to the ground during daily telemetry tracks using the NASA Deep Space Network. These data are of much higher quality than the beacon data, but take several days to reach the STEREO Science Center website. Thus, the most recent images on the STEREO Science Center browse tool will always be beacon images. These are replaced with the full-quality versions as they become available, generally about 2-3 days later.

Beacon images can always be recognized by having the character "7" near the end of the filename, e.g. "n7euA", while the full resolution images will have the character "4" in that location.

Also check out the write-up on cosmic rays to see how the high compression factors used for the beacon data affect those artifacts.
Traduco:
STEREO dispone di due flussi di telemetria separati, che provengono da ogni veicolo spaziale, lo "space weather beacon telemetry" e lo "science recorder playback telemetry". Il primo contiene i dati e le immagini più recenti, e viene trasmesso 24 ore al giorno. Una rete di stazioni di rilevamento volontarie nel mondo raccoglie quanti più dati in tempo reale possibile, e li spedisce allo "STEREO Science Center" per l'elaborazione. Comunque, dato che la velocità del "beacon telemetry" è bassa, le immagini devono essere compresse con un alto fattore di compressione, e quindi hanno una qualità molto più scadente rispetto ai dati scientifici effettivi.

I dati scientifici raccolti dalla navetta STEREO sono scritti su un dispositivo di registrazione a bordo, da cui i dati vengono letti e trasmessi a Terra una volta al giorno usando il network "NASA Deep Space". Questi dati sono di qualità molto maggiore rispetto ai "beacon data" [quelli descritti in precedenza], ma ci vogliono più giorni perché raggiungano il sito web "STEREO Science Center". Perciò, le immagini più recenti visibili nel tool di visualizzazione del sito sono sempre le immagini relative ai "beacon data". Queste vengono sostituite con le versioni ad alta qualità non appena queste divengono disponibili, in genere nel giro di 2 o 3 giorni.

Le immagini "beacon" si riconoscono perché hanno il numero "7" verso la fine del nome del file, per esempio "n7euA", mentre la versione ad alta risoluzione avrà il numero "4" al suo posto.

Guarda anche la pagina "cosmic rays" per vedere che effetti possono avere sulle immagini degli alti fattori di compressione.

Piuttosto chiaro, no? Ci sono due flussi di dati che provengono da STEREO: quelli giornalieri, meno precisi e trasmessi con un alto fattore di compressione, che degrada parecchio l'immagine, e che sono quelli visualizzati per ultimi sul sito NASA dedicato alla sonda STEREO; e ci sono poi i dati "raffinati", che prendono due o tre giorni per essere prodotti, e che vanno a sostituire i dati "grezzi". E' possibile distinguere una foto del primo o del secondo flusso semplicemente dal nome.

In coda è infine indicata un'altra pagina, questa, che mostra alcuni esempi pratici di distorsione delle immagini prodotte da elevati fattori di compressione:

Ecco quindi spiegate le grandi dimensioni dei "puntoni" presenti nell'immagine di apertura e presentati come "ufo enormi" da Massimo Fratini. Infatti questo è il link a una delle immagini "ad alta risoluzione":

Come vedete, gli "enormi ufo" sono "scomparsi", si vedono solo dei piccoli puntini qua e là dovuti sia agli artefatti prodotti dai raggi cosmici (presenti in quantità!) sia al fatto che si trattasi di foto che non catturano lo spettro di luce visibile. Il Sole essendo praticamente una gigantesca bomba H in continua esplosione, eietta continuamente nello spazio enormi quantità di materia ionizzata, che emette radiazioni di ogni ordine e frequenza. La sonda cattura le onde nell'ultravioletto, quindi nel non visibile, i colori sono falsati (il Sole infatti non lo vediamo verde!) e l'intensità del verde indica la temperatura. Le parti quindi in verde più chiaro sono semplicemente quelle più calde, e con tutta la materia eiettata sarebbe strano non aspettarsi un risultato simile.

Complimenti quindi a Massimo Fratini e al mio amico per l'ingenuità dimostrata e per non aver fatto neanche il minimo sforzo per capire cosa rappresentino quelle fotografie e come vengano prodotte.
Si ringrazia VM per la consulenza.

18 novembre 2009

Adam Kadmon e la complottofilia de Lo zoo di 105

(Ringrazio MedBunker, la cui consulenza è stata preziosa per la scrittura di questo post)

Da poco più di un mese la nota e seguitissima trasmissione radiofonica lo zoo di 105 ha un ospite particolare, che si fa chiamare Adam Kadmon. Tale Adam si presenta come la sentinella dell'informazione e fa parte di quella pletora di bloggers che fanno "informazione alternativa".

Qui il profilo del blogger nel forum di Radio 105: http://community.105.net/amici/profilo/?uid=385012

Spesso si celebra (e a ragione) la Rete (cioè Internet) come lo strumento che permette livelli di libertà di espressione fino a pochi anni fa impensabili. Per esempio i cinesi possono far conoscere al mondo (e aggirando i controlli governativi, anche ai loro connazionali in patria) i fatti di piazza Tien-An-Men, scavalcando così la censura di regime.

Ognuno può esprimere la propria opinione, ma tutto ciò ha una conseguenza a cui si pensa troppo poco: il decadimento vertiginoso della qualità dell'informazione con cui si viene a contatto. Tutti possono dire tutto, qualificarsi "la sentinella dell'informazione" e affermare qualunque cosa possa venire in mente senza porsi il problema se quanto è stato scritto sia vero, o frutto di fantasia presentato come verità.

La libertà è un bene, e per farne buon uso bisogna sapersi difendere dalle false informazioni, affinare il proprio senso critico per distinguere il vero dal verosimile, dall'inverosimile e dal falso.

Affinare il proprio senso critico è quanto mi aspetto facciano anche i ragazzi de lo zoo di 105 ospitando Adam Kamon, che venerdì 9 ottobre 2009 ha detto quanto potete ascoltare in questo video:



(originariamente era a questo link, ora reso privato: http://www.youtube.com/watch?v=VQpKPYIT6aM)



L'argomento è la vaccinazione sull'influenza suina e Adam Kadmon, autodefinendosi sentinella dell'informazione, inizia con una breve premessa sul fuzionamento dei vaccini secondo cui:
lo scopo della vaccinazione è quello di preparare il sistema immunitario a un'eventuale attacco da parte di qualsiasi organismo potenzialmente dannoso

Dopo tale premessa fa affermazioni piuttosto forti (presentate nella formula "mi è giunta voce che..."). Vediamo di quali informazioni è giunta voce alla sentinella:
  • Il vaccino contiene forti inquinanti, che danneggerebbero il sistema nervoso, e in particolare quello dei bambini
  • Il vaccino contiene adiuvanti tutt'altro che innocui come lo squalene
  • Il vaccino contiene due pericolosi adiuvanti, che sarebbero il Novartis e il Glaxo Smith Kline che non sono sostanze, bensì... nomi di case farmaceutiche. E' come dire la vostra auto contiene la Sony e la Panasonic, o che il vostro panino alla cotoletta contiene la Macelleria da Gino.
  • Lo squalene MF59 (coadiuvante contenuto effettivamente nel vaccino) è stato la causa scatenante della sindrome del golfo in quanto contenuto nel vaccino contro l'antrace
  • Il ministero della difesa statunitense ha negato la presenza dello squalene nel vaccino, mentre l'FDA ha riconosciuto questa sostanza nei vaccini prodotti contro l'antrace.
di queste informazioni non viene fornita alcuna fonte o riferimento. A un certo punto però, ritenendo doveroso informare l'opinione pubblica italiana, cita una fonte, cioè una ricerca pubblicata nel 2000 sulla rivista Experimental Molecular Pathology, secondo cui il 95% dei soldati che sviluppò la sindrome del golfo aveva anticorpi contro lo squalene e presentava tutta una serie di sintomi elencati nel video.

Poi c'è un suo interrogativo:

"Perché la scienza italiana non ci informa di tutto questo?"

Quindi, c'è la serie di motivi per cui esistono i vaccini secondo lui, "la sentinella dell'informazione": sacrificio di vite in cambio di facili guadagni e speculazione sulla salute pubblica.

Chiude l'intervento dicendo che aveva il dovere di dirci tutto questo.

Sembrano affermazioni piuttosto forti e che se fossero vere costituirebbero un fatto gravissimo. Grazie però alla succitata libertà di informazione e alla conseguente facilità di accesso alla stessa che abbiamo a disposizione grazie alla Rete, possiamo andare a verificare la veridicità di queste affermazioni.

La premessa sul funzionamento dei vaccini è errata: essa afferma che la vaccinazione prepara l'organismo all'attacco di qualsiasi organismo potenzialmente dannoso, ma purtroppo non è così. Ogni vaccino è specifico per un determinato patogeno, ed è il motivo per cui ogni anno ci ammaliamo di influenza: il patogeno (il virus) muta, e la vecchia vaccinazione ha sviluppato anticorpi che non "funzionano" con la nuova "versione" di patogeno.

Passiamo all'elenco delle informazioni a cui la sentinella è giunta voce:

I pericolosi coadiuvanti Novartis e Glaxo Smit Kline abbiamo già visto cosa sono: non sono coadiuvanti, ma nomi di aziende. Esattamente come Carrefour non è un prodotto alimentare.

La pericolosità dello squalene è l'argomento a cui la sentinella dell'informazione dedica più spazio e a cui tiene di più. Vediamo quali sono le affermazioni e le fonti che vengono citate.

La rivista Experimental Molecular Pathology esiste veramente ed è anche vero che in un numero del 2000, precisamente nel numero di febbraio, c'è un'articolo che si chiama:
Sembra quindi che sia proprio vero: una correlazione tra anticorpi allo squalene e sindrome del golfo.

Quello che però la sentinella dell'informazione non dice è che ci sono tanti studi sulla correlazione tra squalene e sindrome del golfo, e che quello indicato è l'unico che individua un nesso causale: l'errore di fondo è che lo studio non dice che i soldati con la malattia avevano livelli di squalene superiori alla norma ma che presentavano anticorpi antisqualene superiori alla norma. Gli autori dell'articolo quindi, non trovando altre spiegazioni, hanno attribuito al vaccino contro l'antrace distribuito tra i soldati lo squalene che ha stimolato la produzione di quegli anticorpi.

Questo ha causato la messa in discussione dei contenuti di quell'articolo, e la questione si chiuse immediatamente quando ci si rese conto che il vaccino contro l'antrace che fu somministrato a quei soldati non conteneva squalene.

Questa informazione è ben nascosta nel discorso di Adam Kadmon, infatti lui dice: "il ministero della difesa statunitense ha negato la presenza dello squalene nel vaccino", e lo dice in un contesto filo-complottista che fa sembrare le ricerche e le analisi condotte successivamente una cospirazione, dimenticando che la scienza non ha certezze, non è dispensatrice di verità, ma che ha l'obiettivo di raggiungerla, la verità, tramite approssimazioni successive in cui le nuove scoperte possono anche annullare vecchie ipotesi. E le nuove scoperte, per annullare le vecchie ipotesi, devono superare tutta una serie di rigide verifiche sperimentali.
In particolare, fu dimostrato che un livello di anticorpi antisqualene elevato, è spesso presente in adulti ed anziani normalissimi.

Nella visione di Adam Kadmon la FDA, l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, mette in allarme riconoscendo la presenza di squalene nei vaccini anti-antrace.

Dato che la FDA ha un suo sito, abbiamo la possibilità di verificare quanto dice la FDA circa lo squalene. Questo è il link a un documento della FDA che parla proprio di questa sostanza:

http://www.fda.gov/ohrms/DOCKETS/dockets/80n0208/80n-0208-c000037-15-01-vol151.pdf

Già a pagina 2 è possibile leggere queste righe:
Squalene is present in the oil left by human fingerprints (Asano et al, 2002). Humans cannot live without squalene, because we use squalene as an essential building block to make hormones and other substances in our bodies.

Traduco:
"Lo squalene è presente nell'unto lasciato dalle impronte digitali umane. Gli esseri umani non possono vivere senza squalene, perché usiamo lo squalene come componente essenziale per costruire gli ormoni e altre sostanze nel nostro corpo".

E' piuttosto chiaro ed esplicito, ma andiamo a veridicare l'affermazione della sentinella dell'informazione, secondo cui la FDA riconosce la presenza di squalene nel vaccino contro l'antrace. Sempre nel medesimo documento (che è una miniera di informazioni in proposito), leggiamo sempre a pagina 2:
4) Does the anthrax vaccine contain squalene?

Maybe. Some lab tests come up positive for squalene.
Because of the difficulty of removing squalene-containing fingerprint oils from laboratory glassware, it is hard to know whether the squalene is truly present in some lots of the vaccine or is introduced by the testing process itself. DOD, the Food 81Drug Administration (FDA), and several civilian advisory committees agree that squalene at such low levels has no adverse health consequences.
In September 2000, DOD became aware of FDA test results finding trace amounts of squalene in three out of three US vaccines tested: tetanus, diphtheria, and anthrax. The level of squalene identified by the FDA test is so minute that it is likely the result of squalene in the oil of a fingerprint not completely cleaned from lab glassware.

Traduco:

Il vaccino contro l'antrace contiene squalene?
Forse. Alcuni test di laboratorio riportano risultato positivo per lo squalene. A causa della difficoltà di rimuovere l'unto delle impronte digitali dai vetrini di laboratorio, è difficile sapere se lo squalene è davvero presente in alcuni lotti di vaccino o è stato introdotto dallo stesso processo di test in laboratorio. Il Dipartimento della Difesa, la FDA e numerose commissioni civili sono d'accordo sul fatto che lo squalene, in quantità così basse, non ha conseguenze sulla salute. Nel settembre del 2000, il Dipartimento della Difesa ha saputo di test della FDA da cui risultano tracce di squalene in tre campioni su tre di vaccini americani: tetano, difterite e antrace. Il livello di squalene identificato dal test della FDA è talmente basso che è equivalente a quello presente in un vetrino da laboratorio non completamente ripulito dalle impronte digitali.

Anche questo passaggio è piuttosto chiaro, e mostra una realtà completamente diversa da quella descritta da Adam Kadmon. La FDA non mette in guardia dallo squalene, contenuto in tracce trascurabili nel vaccino contro l'antrace, e che comunque rappresenta una sostanza essenziale per il nostro corpo.

A proposito di "tracce di sostanza", forse è bene ricordare che nell'acqua minerale che è in vendita regolarmente al supermercato ci sono tracce di sostanze "potenzialmente dannose": solfati (SO4--), nitrati (NO3-), ammonio (NH4+), ma nessuno grida allo scandalo perché le quantità sono tali da non essere tossiche

Ulteriore omissione della sentinella dell'informazione sono gli studi successivi sullo squalene (l'articolo citato è del 2000, ben 9 anni fa). Segue elenco link ad articoli registrati su PubMed:

Studio sulla efficacia dello squalene come coadiuvante
Studio sulla sicurezza dello squalene
Ulteriore studio sulla sicurezza dello squalene
Uno studio su effetti antitumorali dello squalene

Per avere una rapida visione delle più comuni domande sullo squalene, c'è anche...
un elenco di FAQ sullo squalene

Il personaggio di Adam Kadmon

Fatta chiarezza sulle affermazioni di Adam Kadmon, verificata la sua voglia di verità (e quella dei ragazzi de lo zoo di 105), qualche riflessione sul personaggio.

Commenti ai video di Adam Kadmon

Avendo i suoi video su youtube, egli ha chiaramente un suo canale. Frequentandolo mi sono accorto che se si prova a commentare un suo video (ad esempio questo) facendo notare gli errori commessi, come per magia dopo qualche ora questi commenti scompaiono. Non posso dimostrarlo, ma chiunque può verificarlo provando a commentare in maniera educata e gentile, ma critica, uno dei suoi video.

Frasi di Adam Kadmon

La sentinella dell'informazione ha un suo blog, a questo indirizzo:
http://777babylon777.blogspot.com/

Ecco alcuni passaggi notevoli (grassetti miei):

04 maggio 2009

Incontro con il CICAP a Ponte Lambro il 7 maggio

Giovedì 7 maggio 2009, a Ponte Lambro (CO) ci sarà un incontro con Silvano Fuso del CICAP dal titolo:

Strategie dell'occulto: come possono apparire vere cose palesemente false

È una ghiotta e interessante occasione per accrescere la propria cultura e per apprendere, partendo da fenomeni apparentemente strani e misteriosi, nuove conoscenze sul mondo che ci circonda, usando un approccio razionale e scientifico.

Per maggiori informazioni visita il sito del CICAP Lombardia.

14 aprile 2009

Giornalismo italiano

Giusto un 20% di differenza...

25 dicembre 2008

Avvocato penalista

In treno, in viaggio durante la vigilia.

me: "Lei evade le tasse?"

Avvocato: "Faccio come la maggior parte degli italiani"

me: "Ma lei evade o no le tasse? Sì o no?"

Avvocato: "Le ho risposto: dipende da quello che lei pensa degli italiani"

me: "Ma non dipende da quello che penso se lei evade le tasse o meno. Risponda alla domanda"

Avvocato: "La sua è una domanda personale. È come se io le chiedessi: quante volte scopa a settimana? Risponda alla mia domanda: lei quante volte scopa alla settimana?"

me: "Scopo come la maggior parte degli italiani"

25 agosto 2008

Goli Otok, Jugoslavia 1948 - Croazia 2008

Goli Otok è l'isola-lager dove Tito spediva i prigionieri politici (soprattutto comunisti filo-sovietici, addirittura ex-dirigenti dello stesso PC Jugoslavo oltre ai fascisti) sottoponendoli a un regime carcerario durissimo, fatto di soprusi, di torture e sopraffazione, costringendo i detenuti a camminare scalzi su rocce acuminate e a punire i loro stessi compagni di pena.

Giampaolo Pansa ha tracciato nel libro Prigionieri del silenzo la storia di Andrea Scano, un soldato rosso, passato per l'inferno di Goli Otok. Qualche giorno fa ho avuto modo di vistare, seppur per un arco di tempo limitatissimo, questa isola; ho scattato alcune fotografie. Ad oggi l'isola è abbandonata, vi sono i resti dei luoghi di detenzione, purtoppo "preda" di pecore portate lì per pascolare e che deturpano un luogo che va conservato, per mantenere memoria storica di quanto è successo, perché non succeda più.

Riporto queste fotografie (cliccare per ingrandire) come commento alla poesia scritta poco prima di morire da Andrea Scano, dedicata a sua nipote, a proposito di questo posto e pubblicata postuma sul libro di Giampaolo Pansa. Il titolo, originariamente assente, è stato assegnato da Pansa.

Triste il destino di Scano e dei suoi compagni di sventura: tornati in libertà e costretti al silenzo, perché da un lato taceva il PCI, per non gettare fango su uno stato comunista, pur se a loro contrapposto; dall'altro taceva anche la DC per non gettare fango sul Tito filo-occidentale e quindi su uno stato contrapposto al PCI ed al Cominform.

Un'ampia documentazione fotografica su Goli Otok è presente sul sito www.goli-otok.com

La pioggia di sangue

Se è all'inferno che sono destinato,
non preoccupatevi per me
c
he già ci sono stato!
Oggi ti vedo triste e preoccupata.
In silenzio ti osservo,
da quando s
ei entrata.
Gli occhi tri
sti, il mento sulle mani,
forse cerchi le parole per dirmi
che per me non c'è domani.
Per distrarti
faccio anche il buffone.
Diventi rossa,
a stento trattieni il tuo magone.
Cosa ha oggi la mia nipote preferita?
Tu mi rispondi:
sono stanc
a della vita!
È giunta l'or
a che non avrei voluto mai
di raccontarti una storia che non sai.
C'è un isola deserta
in mezzo al lare.
Io ne conosco il nome,
ma non ti dirò quale.

C'è un isola
Che ricorderò in eterno.
È l'isola del male.
E la chiamerò Inferno.
In fila indiana ci hanno accompagnati
con pugni e calci ci hanno massacrati.
Alzamm
o gli occhi per guardare i nemici.
Sbigottiti, scoprimmo che erano nostri amici.
Du
e file eran di uomini.
In mezzo dov
evamo passare.
Gli ordini dicevano:
li dovete massacrare.
Molti di loro fingevano
troppi di loro godevano.
E non distingui più gli amici dai nemici.
Non si distingue più l'odio dall'amore.
Non bruciano il tuo corpo, ma il tuo onore.
Non è il tuo corpo a essere bruciato.
A vivere esso è condannato.
Non conosco le parole
per desc
rivere a te
la vita s
u quell'isola che non sai dov'è.
Ma se per caso un giorno
qualcuno parlerà,
un coraggioso più di me,
scoprirai dov'è e ci andrai.
Guarda il cielo e copriti.
Una piog
gia di sangue
potrebbe bagnarti.
Una pioggia di sangue
sull'isola cadrà.
E se l'inferno voi volete visitare
è su
quell'isola che dovete andare.
Passati sono orami tant'anni,
ma sono sicuro che
quando la bora soffia
porterà con sé,
pi
ù in alto che potrà,
una pioggia di sangue
che sull'isola cadrà.

E venne un giorno che a Fiume ritornai.
Cadavere vive
nte,
passavo tra la gente.
Questo per dire a te
che tu non puoi e non devi
stancarti della vita
a cui tanto tenevi.
Tutto qu
ello che so
io non lo volli dire.
Andò in pezzi la mia anima
e tutto il mio ardire!

Andrea Scano, maggio 1980

24 agosto 2008

L'urlo di Munch

29 maggio 2008

Attenzione ai "nuovi" metodi educativi

"Benvenuti in LifeWings!" recita l'incipit del sito www.lifewings.org. Proseguendo nella lettura, si apprende che è il sito di un'associazione senza scopo di lucro, finalizzata (secondo quanto recita il sito), allo sviluppo armonioso del bambino, affiancando ai programmi educativi di base anche materie come ecologia, etica dell'economia, etc. e fin qui tutto sembra procedere per il meglio.

Nel paragrafo successivo viene meglio specificato che la crescita personale viene promossa attraverso tecniche energetiche e spirituali, e quando qualcuno inizia a parlare di energia in termini impropri, scatta il dubbio. Guardando meglio il sito (cliccando sull'immagine qui in alto c'è una porzione di screenshot del sito al momento in cui scrivo questo post, consiglio di farvici un giro prima o dopo aver letto questo post), c'è un bell'appuntamento: "Vi parla una bambina indaco", 21 Maggio 2008, ore 21, Mondandori Via Marghera 28 Milano... luogo che conosco, ed infatti ci sono andato.

La bambina indaco che parla si chiama Elizabeth Vitali, ha 27 anni ed è la fondatrice di LifeWings, e sulla stessa homepage del sito la Vitali si definisce Spiritual Director, titolo che mi era ignoto. Su un volantino introduttivo presente sulle poltrone, è scritto che l'associazione LifeWings collabora con gli orfanotrofi. La mia amica Roberta Carluccio, che ringrazio, dottoressa in Scienze dell'Educazione nonché mia consulente per l'occasione, mi fa però notare che la legge 149 del 28 marzo 2001 ha decretato per il 31 dicembre 2006 la chiusura di tutti gli orfanotrofi, disponendo il trasferimento degli ospiti in case famiglia o in famiglie che hanno chiesto l'adozione o l'affido. Sul sito invece il riferimento agli orfanotrofi non c'è.

Elizabeth Vitali si presenta dicendo che è stata una bambina indaco. Ma cosa è un bambino indaco? Lei stessa pone la domanda e dà una risposta (qualcosa è scritto sul sito): a suo dire i bambini indaco sono bambini che:
  • hanno un'aura di colore indaco
  • hanno poca energia nel chakra che si trova grossomodo tra le gambe, quindi la loro energia sale verso l'alto
Per questi motivi:
  • hanno poca voglia di mangiare
  • sono eclettici, ma poco completi, non si specializzano
  • hanno molta fretta
  • hanno difficoltà nel vestirsi
  • si ammalano spesso
Qualcosa non vi quadra? Neanche a me, specie nel nesso causa-effetto. Per chi fosse a digiuno dei termini usati, l'aura è (a detta della Vitali) il campo elettromagnetico che ci circonda (ma che nessuno strumento di misura è in grado di rilevare). I chakra sono, secondo la terminologia New Age, i punti energetici del nostro corpo, che sono sette (sì, come Ken Shiro, l'uomo dalle sette stelle, come si faceva chiamare anche suo fratello Jagger).

Esaminando quindi la frase "hanno un'aura di colore indaco" se ne deduce che questo significa che emetterebbero delle radiazioni visibili di colore indaco, ma non mi risultano esistere esseri umani in grado di emettere luce propria. I chakra e le loro collocazioni, parimenti, non hanno alcun riscontro medico, così come la loro presunta energia di tipo non meglio specificato.

In sostanza, la Vitali ha detto che a causa dei "motivi" citati alcuni bambini presentano le caratteristiche elencate. Ma soprattutto svela qual'è la maggiore conseguenza di avere poca energia nel chakra "basso" (testuali parole "poca energia nei primissimi livelli")...

...per questo tali bambini hanno ansia di quello che succederà dopo.
Per rimediare a questo problema, dice la Vitali, nel suo istituto LifeWings si mostra al bambino una sequenza di disegni in cui viene rappresentata l'azione che si farà: ci si vestirà, si andrà a scuola, si pranzerà, si tornerà a casa e si andrà a dormire.

La dott.ssa Carluccio (la mia consulente) mi dice che questi sintomi (l'ansia del dopo), più che indicare un bambino indaco, indicano assieme a tutta una lunga serie di altre sintomatologie (quindi non da soli), il disturbo chiamato ADHD, spesso indicato come iperattività, e che il mostrare al bambino delle illustrazioni su cosa si farà durante la giornata fa parte di un normalissimo ciclo di psicoterapia, disciplina ben nota e studiata.

Piccolo inciso: Elizabeth Vitali non si è presentata come né come psicologa, né come psichiatra, né genericamente come dottoressa. Questo particolare si rivelerà utile più avanti.

La conferenza prosegue sulle caratteristiche dei bambini indaco e sui motivi per cui si comportano in modo sfuggevole e difficile da gestire:
  • Sentono di dover insegnare qualcosa ai loro genitori
  • Sentono di non appartenere a questa Terra
  • Sono sicuri del messaggio che portano
  • Hanno il terzo occhio sviluppato. Cosa è il terzo occhio? È la ghiandola pineale. Seguite il link per leggere cosa è in realtà la ghiandola pineale. Secondo la Vitali invece, col terzo occhio si vede l'aura, il campo elettromagnetico che circonda il nostro corpo, ma che nessuno strumento, chissa perché, è in grado di misurare.
Ma soprattutto viene fuori che...


Se il bambino indaco non viene ascoltato, ecco che diventerà un bullo e probabilmente un delinquente.

Se l'argomento non fosse così delicato come la vita dei bambini, sarebbe facile ironizzare: sembra la storia di Anakin Skywalker, da Jedi a Sith. In questo modo ha risolto in modo estremamente veloce il problema del bullismo: i bulli sarebbero in realtà bambini indaco che non sono stati ascoltati, quindi per questi bambini bisogna applicare le tecniche energetiche e spirituali.

Ma veniamo alla parte forse più curiosa: il modo in cui Elizabeth Vitali è venuta a sapere di essere una bambina indaco:

All'età di nove anni, una febbre di 41°C l'ha costretta a letto per due settimane, in cui non aveva voglia di mangiare e di bere, chiusa nella sua stanza. I suoi parenti avevano anche paura di contrarre un'infezione. Lei, nel delirio della malattia, parlava da sola, e ad un certo punto di queste due settimane (che definisce le più belle della sua vita) ha visto come una luce invadere la stanza, e sono comparse delle figure luminose che le hanno detto "sta lì" (nel senso di continuare a vivere). La nonna e le sue amiche, dopo che la malattia le era passata, si soffermavano ore con lei a parlare di questo.
Ora si ricorda di questo episodio, e vede la luce, tutte le volte che la sfiora il pensiero di "andarsene" (ha usato questa parola per indicare il suicidio). Dice che questo pensiero l'ha sfiorata spesso perché è dura vivere sapendo di dover educare i propri genitori L'uditorio, ascoltato ciò, si è commosso ed è esploso in un applauso.

Ma ora esaminiamo bene quello che ha raccontato: con la febbre a 41°C ha avuto dei deliri, ma non capisco cosa altro possa succedere ad un individuo che ha 41°C di febbre. È capitato anche a me e assicuro che in quello stato il cervello, eufemisticamente, non funziona come farebbe normalmente. In altre parole: le visioni le ho avute anch'io, ma so che erano dovute alla febbre altissima.

In seguito a queste visioni parlava da sola, e delle figure luminose le hanno detto "sta lì", ma di cosa parlasse da sola non l'ha detto. Certo ce ne sarebbe stato da parlare, dato che sua nonna e le sue amiche stavano poi ore ad ascoltarla. Capiamo anche che è una persona che pensa spesso al suicidio.

Facendo un balzo in avanti nella sua storia: nel 2000, a 20 anni, incontra per un guaritore italo-canadese, di nome David Jill, che senza conoscerla le mostra una foto di una persona dicendole "tu vedi questa persona da quando sei bambina", lei si meraviglia perché sì, lei ha spesso la visione di quella persona.

Lui le spiega che quella persona non è reale, ma è la rappresentazione che lei dà all'energia cristallina, che viene dal centro della Terra, ed ognuno di noi ne dà una rappresentazione diversa. Un attimo... se ognuno ha una rappresentazione diversa, è semplicemente impossibile che lui abbia addirittura una foto della visione della Vitali. Ma tralasciamo questo particolare.

Alla fine del suo discorso, partono le domande, ed è qui che avviene l'episodio più inquietante:

Un padre dice di riconoscere sua figlia di 5 anni nelle caratteristiche citate (fretta, difficoltà nel vestirsi). Sua figlia si ammala spesso, i medici hanno suggerito un'operazione alle tonsille, ma quando stanno per andare in ospedale, a lei sale la febbre (noto a questo punto che la normale paura di un bambino può causare questa reazione).

Questo signore chiede quindi lumi a Elizabeth Vitali, che non si presenta con alcuna qualifica medica, domandandole se è il caso di non operare, e... udite udite... la Vitali si permette di dare consigli medici dicendogli sì, hai ragione, non operare... rivolgiti invece a qualche naturopata...

Evidentemente riesce nell'intento, perché il padre appare davvero convinto di quel consiglio, pur ammettendo di conoscere la notizia della ragazzina morta per aver interrotto l'insulina a favore di rimedi alternativi.

Questo è ciò che fa veramente paura: c'è gente che affida la salute, fisica e mentale, dei propri figli a gente senza alcuna competenza medica, aspiranti suicidi, che vedono stanze inondate di luce e apparizioni di persone che non esistono, convinta che sia energia cristallina della Terra.

A quando il ritorno ai salassi e alle sanguisughe?