
Ieri sera presso l'
Università di Pavia è stato presentato il libro
11/9, la cospirazione impossibile, evento organizzato da
Studentindipendenti. Relatori
Paolo Attivissimo, giornalista e divulgatore informatico, coordinatore del sito
Undicisettembre.info e
Lorenzo Montali, ricercatore in psicologia e membro del
CICAP.
La tematica trattata nel libro, scritto da diversi autori, è l'indagine sulle cosiddette "spiegazioni alternative" agli eventi relativi all'undici settembre. Oltre però alle indagini svolte in maniera rigorosa, diverso spazio è dedicato al lato psicologico del fenomeno. Perché ci si sente attratti, in genere, dai complotti? Perché si rifiuta una spiegazione semplice e si preferisce contorcere la realtà?

Il tema non è semplice, e non si può etichettare come matto chiunque parli in generale di complotti, perché i complotti
esistono, e la storia d'Italia ne è ricca: la strage di Portella della Ginestra, la strage di piazza Fontana (per la quale non esistono ancora colpevoli), la stazione di Bologna.

Le cose vanno però trattate con cura, e nel caso dell'undici settembre si è assistito (e si assiste) alla proliferazione di sedicenti profeti e detentori della verità, che propinando teorie assurde (come quella del buco di 5 metri nel pentagono), tagliando ad arte interviste, alterando i colori di fotografie, ed omettendo deliberatamente risultati di perizie imparziali "costruiscono" complotti inesistenti, con lo scopo di guadagnare notorietà e/o soldi vendendo libri, DVD e persino
magliette e cappellini.
Il segno tipico del complottismo da quattro soldi è il rifiuto dell'onere della prova: se io ti dico che
mio cuggino sa saltare dal quinto piano senza farsi male, sei
tu che non ci credi che devi dimostrarmi che non è vero!

Ciò che desta meraviglia e preoccupazione, ma che soprattutto mostra quanto fragile e labile sia il
Principio di autorità applicato senza un minimo di coscienza critica, è l'adesione di persone di una certa cultura come Dario Fo e Franco Cardini alle teorie complottiste più strampalate sull'undici settembre, mancando di rispetto a tutta la gente che in tale frangente ha perso la vita, nonostante nulla avesse a che fare con le tensioni internazionali, ed ai loro famigliari.

In realtà basta documentarsi, ed anche un briciolo di senso critico per rendersi conto che una frase come
"c'era una tale perdita di vite umane, che la cosa migliore da fare era far crollare l'edificio" non ha molto senso, soprattutto durante un'intervista.

L'intero sito
Undicisettembre.info è ricco di documentazione tecnica e di indagini effettuate da tecnici, visitarlo dà veramente una panoramica dello stato attuale delle ricerche su questo argomento. Il libro presentato, il primo che nasce in italiano (gli altri, pochi, libri anticospirazionisti in italiano sono traduzioni), rappresenta un'ulteriore occasione per spazzare definitivamente via ogni pensiero del tipo
"e se fosse vero..." che può passare per la mente navigando per la rete o guardando la spazzatura che mandano in onda in TV.
Nota:
Edizioni Piemme, l'editore di
11/9: la cospirazione impossibile è lo stesso che pubblica
Zero, il libro cospirazionista di Giulietto Chiesa.