24 gennaio 2016

Antiscienza: la nuova peste

Tutti (o quasi) conosciamo i Promessi sposi, l'opera di Alessandro Manzoni ambientata in un periodo storico attraversato da una delle periodiche epidemia di peste bubbonica.

Al giorno d'oggi le epidemie sono di altro tipo, non solo di tipo biologico ma anche di tipo culturale: una sempre più dilagante ondata di sfiducia nel metodo scientifico sta inquinando lentamente e senza un apparente motivo il mondo civilizzato, che ha raggiunto innumerevoli conquiste proprio grazie a tale metodo.

È utile ricordare che il metodo scientifico non è una fede, bensì un approccio alla realtà basato sull'osservazione, formulazione di ipotesi, creazione di modelli e verifica che questi ultimi siano coerenti con le successive osservazioni. La possibilità di fare errori è alla sua base: non pretende di spiegare tutto, ma è la migliore approssimazione che abbiamo per capire la realtà.

Facciamo un esempio molto pratico: uno dei grossi problemi della civiltà industrializzata è l'aumento incontrollato dei gas serra, in particolare dell'anidride carbonica. Ci sono centinaia di evidenze che l'emissione dei gas serra causa l'aumento della temperatura globale. L'intera comunità scientifica ha raggiunto un innegabile consenso sull'argomento e se qualcuno non è d'accordo deve portare prove schiaccianti per sostenerlo, più schiaccianti di quelle che al momento confermano il legame gas serra - riscaldamento globale.

Nonostante queste evidenze, ho avuto il dispiacere di leggere su un testo di Fisica Tecnica, quindi un testo universitario su cui si formano futuri ingegneri, la nostra futura classe dirigente, questi passaggi che parlerebbero di termodinamica (sottolineati in magenta):
Precisamente si tratta di: "La fisica tecnica e il rasoio di Ockham" di Manfredo Guilizzoni, Maggioli Editore (collana Politecnica) ISBN 978-8838744778 (pagina 203).

Nella comunità scientifica non c'è alcun dibattito, né tantomeno vivace, sul nesso causale tra aumento di CO₂ e aumento della temperatura media dell'atmosfera terrestre. Succede quindi che in una facoltà tecnica, che dovrebbe quindi fondarsi su solide basi scientifiche ci si ritrova davanti a falsi dilemmi, falsi dubbi in nome di un non sensato "polically correct", come se la scienza andasse avanti per votazioni. La scienza non è democratica, si basa solo ed esclusivamente su dati, osservazioni e validazione di modelli. Se un modello funziona, allora viene adottato, indipendentemente se questo piace o no a qualcuno o anche a tutti. Nessuno metterebbe mai in dubbio che l'alcol etilico è un combustibile.
Perché quindi spargere inutili dubbi e produrre una generazione di ignoranti, che andranno poi a costituire la nuova generazione che andrà a governare?

Riferimenti