30 ottobre 2011

Domanda per omeopati

Come sa bene chi conosce davvero l'omeopatia, le diluizioni finali con cui vengono peparati i rimedi omepatici non contengono alcuna molecola di principo attivo. I sostenitori dell'omeopatia sostengono infatti che l'effetto benefico sia dato dalle molecole stesse dell'acqua, che conservano memoria del principio attivo un tempo disciolto in esse (molti fanno una similitudine con l'alfabeto braille, inciso sul supporto ma non scritto con l'inchiostro).

Supponiamo che tutto questo sia vero. Una volta pronta la diluizione finale, vengono da questa prelevate singole gocce, che vengono quindi "spruzzate" su un "supporto" costituito da eccipienti (tipicamente palline di zucchero o di amido), cioè la classica "pillola" (o "granulo" usando un termine proprio dell'omeopatia).

I granuli/pillole vengono poi conservati nelle confezioni in cui saranno venduti, e vengono confezionati "asciutti": nelle confezioni non trovate infatti pillole o granuli umidi.

Qui viene la mia domanda: se il principio curativo di un rimedio omeopatico è costituito dalle molecole d'acqua "modificate" opportunamente attraverso diluizioni successive e succussioni, e quest'acqua viene fatta evaporare prima di mettere in commercio il granulo con questa precedentemente imbevuto, cosa c'è che dovrebbe avere potere curativo?