Oggi alle 11.15 c'è stata la presentazione a cura di Paolo Attivissimo del libro 11 settembre, i miti da smontare, di David Dunbar e Brad Reagan della rivista Popular Mechanics e tradotto dallo stesso Attivissimo, che cura assieme ad esperti di settore, il sito undicisettembre.info.
Come si può intuire, il tema trattato è la ricerca sulla veridicità delle affermazione fatte sugli avvenimenti dell'11 settembre 2001 dai cosiddetti complottisti, che sostengono che non siano stati gli aerei di linea ad abbattere le Twin Towers, che il WTC 7 sia stato deliberatamente abbattuto et similia. Le indagini sono state condotte con metodo scientifico, sono state consultate le mappe degli edifici piano per piano, sono state fatte verifiche sulle fonti delle informazioni (dato che è malcostume diffuso il pontificare sugli argomenti più svariati da parte di chi non ha alcuna competenza in materia). Puntualmente, le tesi dei "complottisti" davanti alla prova dei fatti crollano miseramente.
Il risultato più clamoroso delle indagini è che ci sono in realtà due tipi di "complottisti". Ci sono quelli "in buona fede", che sostengono tali tesi in quanto non ricordano bene i fatti, vengono impressionati dalle foto, o perché vengono convinti da video artefatti ma "ben realizzati". Ci sono poi, ed è questo il risultato che lascia sdegnati, quelli sono in aperta malafede, e che sono coloro che manipolano fotografie, che montano in maniera opportuna le interviste ai testimoni, che evitano di diffondere testimonianze effettivamente utili facendo "passare" solo le frasi che possano confermare le loro teorie.
Tutto il materiale presentato è presente sul sito sopra citato; ad esempio è stato mostrato come la presunta presenza di "metallo fuso" nelle macerie sia stata in realtà solo un fotoritocco di un'immagine raffigurante un blocco di cemento compattato.
La cosa è piuttosto grave: c'è gente che pur di diventare popolare, vendendo libri e DVD, sparge notizie forti, che fanno scoop, di successo, sensazionali ma, piccolo particolare, false, lottando con le unghie e con i denti in salotti e dibattiti televisivi per sostenere la veridicità di tali verità artefatte. Tali personaggi recitano in pubblico la parte di coloro che vogliono la verità, di paladini della giustizia, di guru. Dopotutto, fare il guru paga, e tanto: ci sarà sempre un gran numero di "seguaci" che lotteranno anche arrampicandosi sugli specchi pur si sostenere le tesi della loro "guida", e ci sarà quindi un mucchio di gente disposta a comprare libri e DVD associati.
Come difendersi da tali loschi figuri? Tenendo gli occhi aperti, verificando le fonti, e quando non si ha la competenza necessaria per affrontare un argomento, consultare qualcuno realmente competente in materia e che non speculi sul semplice sentimento di appartenenza politica o ideologica per accreditare o screditare una tesi.
L'incontro si è concluso con le domande del pubblico, a cui il giornalista ha, come sempre, volentieri risposto esaurientemente.
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4 commenti:
Tu eri presente?
C'è stata "contestazione complottista" da parte del pubblico?
Sì, c'ero: le foto nel post le ho scattate io, compresa la prima con inquadratura "leggermente" sballata...
Il dialogo si è svolto in maniera totalmente civile ed educata. C'era chi chiedeva spiegazioni su ipotesi complottiste, come la frase "pull it", o i vetri esplosi del WTC, e la risposta è stata completa ed esauriente.
http://undicisettembre.blogspot.com/2006/09/insider-trading-e-11-settembre.html
Articolo interessante. Mi permetterei solo un piccolo appunto; c'è anche un terzo tipo di complottista, che si può trovare qui:
http://bufalattivissimo.splinder.com/post/21185049/5%29+Attivissimo+%C3%A8+un+complotti
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